Il tema

Bottom Up!, il festival di architettura nato nel 2019 dall’iniziativa della Fondazione per l’architettura / Torino e dell’Ordine degli Architetti di Torino, torna con la seconda edizione. 

BOTTOM UP! THE ARCHITECTURE FESTIVAL. A MODEL OF URBAN REGENERATION FROM THE BOTTOM

The bottom up! architecture festival started in 2019 as an experimental and generative process involving citizens in urban transformation actions.
Bottom Up! listens to the needs of places and those who live there, asks local communities to make a wish, turns to architects and designers and organizes crowdfunding campaigns to make it happen.

UN MODELLO DI RIGENERAZIONE URBANA DAL BASSO

Bottom Up! è un processo sperimentale di coinvolgimento dei cittadini in azioni di trasformazione urbana. Ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza dell’architettura contemporanea e favorire pratiche di trasformazione urbana dal basso. Si propone come modello virtuoso di ascolto dei bisogni dei luoghi e di chi li abita e rappresenta un’occasione per diffondere l’idea dell’Architettura e dell’Urbanistica come discipline sociali, capaci di stimolare pratiche di relazione e costruzione condivisa di valore urbano.


LA SECONDA EDIZIONE

I due anni di pandemia intercorsi tra la prima e l’inizio della seconda edizione del festival hanno evidenziato il valore e l’importanza degli spazi pubblici, in particolare di quelli all’aperto, presidi di socialità e salute. 

La seconda edizione, Bottom UP! Spazi e contesti, supera i confini della Città di Torino e si rivolge, attraverso una call, ai presidi civici e culturali diffusi su tutto il territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta, vincitori del bando SPACE SPazi di PArtecipazione al Centro di Fondazione Compagnia di San Paolo, ai quali si affiancano in aggiunta una ventina di spazi che condividono con i presidi SPACE la stessa comunità di pratica (Circoli Arci e Case del Quartiere a Torino). 

Sono luoghi in cui si esprime la cultura collaborativa nelle sue forme contemporanee, sperimentando nuovi metodi di progettazione e produzione che accolgono la complessità per immaginare forme di fruizione innovative e concrete.


GLI STEP DEL FESTIVAL

Il primo step è la call indirizzata ai Centri, che seleziona le 8 idee più interessanti per trasformare gli spazi aperti di pertinenza dei luoghi che si candidano. Ai gruppi proponenti viene quindi affiancato un architetto (o un collettivo di architetti esperti), selezionato attraverso una seconda call pubblica. L’architetto ha il ruolo di mediatore, di traduttore di bisogni e desideri per guidare il progetto insieme alle comunità, con competenza e controllo degli esiti anche formali della trasformazione. 

Ai gruppi proponenti e agli architetti viene successivamente dedicato un percorso formativo sui temi del crowdfunding, della rigenerazione urbana, dello storytelling e della gestione dei social network, per acquisire competenze utili a tradurre i progetti delle comunità in efficaci campagne di crowdfunding. 

A ottobre 2022 partono le campagne di crowdfunding, un ottimo strumento per costruire e rafforzare la rete di fiducia e competenze necessaria ad affrontare la complessità del processo di trasformazione di un luogo e di una comunità. A giugno 2023, un festival conclusivo è l’occasione per attivare un confronto sull’esperienza di Bottom Up! come modalità di rigenerazione e trasformazione urbana dal basso.